StartUp, tra innovazione e incertezza.

30/06/2023

StartUp: facciamo chiarezza su cosa non è

Qualcuno di voi potrebbe già conoscere e sapere cos’è e come funziona una StarUp, ma per te che l’hai solo sentita nominare e non hai mai approfondito ecco un breve riassunto partendo da cosa non è: una StarUp non è una piccola o media impresa (PMI); non va nemmeno confusa con la fase iniziale o d’avvio di un’azienda (grande o piccola che sia); nella maggior parte dei casi non diventa una multinazionale famosa e con milioni di capitale, come Tik Tok, AirBnb, Spotify, Zalando, Pinterest e Facebook (solo per citarne alcuni).

Inoltre, La Startup è una realtà che, quando nasce, NON HA né un prodotto/servizio da vendere, né un target e nemmeno la sicurezza di come fare soldi per mantenersi (ed eventualmente espandersi).


Forse adesso hai le idee ancora più confuse, per cui proviamo a definirla meglio: una StartUp è una società umana che nasce con lo scopo di creare un nuovo e innovativo business che anticipi, risponda e soddisfi le esigenze/bisogni del mercato prima ancora che questi ne abbia fatto domanda.

Cosa rende la StartUp diversa da tutti gli altri tipi di aziende?

Sulla base della definizione che abbiamo dato ecco che per ricapitolare possiamo dire che una Startup è un’organizzazione temporanea, che ha al centro del proprio modello di business l’innovazione, che si deve tradurre in un prodotto che sia ripetibile e scalabile. Essa si trova in una costante condizione di insicurezza.

Per cui, ecco che abbiamo già citato le 5 caratteristiche che la rendono unica, ma andiamo a vederle singolarmente:

  • Temporaneità: la startup nasce con un numero limitato di risorse umane ed economiche, e con lo scopo di crescere velocemente e stabilizzarsi grazie al suo prodotto. Pertanto, essa si trova fin dalla sua genesi in uno stato transitorio che termina o quando si delineano i tre obiettivi principali (prodotto, target e capitali) oppure, dal punto di vista legislativo, quando passano cinque anni dalla sua costituzione.
  • Innovazione: è il concept che fa da cuore alla startup. Esso deve creare un prodotto capace di soddisfare un bisogno, latente o manifesto, non ancora soddisfatto dal mercato. Tale prodotto dev’essere l’apripista di un nuovo business.
  • Replicabilità: tale prodotto, per potersi imporre sul mercato sia in piccola che in grande scala, ha però bisogno di essere costituito da un modello che lo renda replicabile e trasmissibile in diverse aree geografiche, adattandolo anche a diverse esigenze.
  • Scalabilità: si intende la capacità di poter crescere in maniera esponenziale grazie a un prodotto che, però, richiede l’utilizzo di poche risorse. Questo elemento è uno delle ragioni principali per cui molte startup falliscono.
  • Incertezza: essendo la startup una realtà che vuole porsi come pioniera e creare un nuovo business, percorrendo una strada fino a quel momento mai esplorata, la sua non può che essere una condizione di assoluta incertezza. L’idea è quella giusta? È stata proposta nel modo e nei tempi adeguati? Ci sono dei finanziatori pronti a sostenerla? Queste e molte altre domande sono all’ordine del giorno.

Una sesta caratteristica, che fa della Startup ciò che è, si chiama: Startup Mindset
Francamente, il 90% delle startup fallisce nonostante sulla carta abbia tutti i requisiti necessari. In questo contesto di incertezza, ciò che permette alle startup di affermarsi sul mercato è proprio la capacità di reagire e trovare costantemente nuove soluzioni per adeguare il proprio prodotto/servizio ai cambiamenti rapidi della domanda di mercato. Chi lavora in una startup deve esserne provvisto per poter contribuire al meglio al successo della stessa, oltre al fatto che c’è bisogno di trovare i giusti sponsor o finanziatori... il marketing è un fattore da non sottovalutare. 

Diversi tipi di SartUp

Fino ad adesso ti abbiamo raccontato, a linee generali, che caratteristiche deve avere una startup, ma se sei interessato a lavorarci è bene che tu sappia che a seconda degli obiettivi da raggiungere, delle persone coinvolte, degli strumenti finanziari adottati e delle strategie di crescita messe in pratica se ne possono individuare differenti tipologie: Steve Blank ne conta almeno sei. La tua filosofia di vita o ambizione a quale si avvicina?






Lavorare in una StartUp fa al caso tuo?

Come in tutte le società, lavorare in una startup ha i suoi pro e contro. L'importante è poter fare una scelta consapevole analizzando anche le proprie ambizioni, esigenze e inclinazioni.

Tra i lati negativi possiamo citare:

  • Precarietà del lavoro > Come sappiamo, la grande maggioranza delle startup sono destinate a fallire e pertanto lavorare in un ambiente lavorativo così incerto comporta una considerevole precarietà del lavoro;
  • Realtà in costante mutamento > Chi lavora in una startup deve essere necessariamente improntato al cambiamento - avere lo Startup Mindset -. Essendo una realtà in continuo mutamento, lavorare in una direzione opposta all’andamento della startup a causa di cambiamenti di strategia, mansioni e ruoli all’interno della piccola impresa, potrebbe causare rallentamenti e alla crescita professionale del dipendente, e della stessa startup;
  • Bassi stipendi > Sappiamo benissimo che le startup sono realtà caratterizzate da una bassa disponibilità di risorse economiche e pertanto non possono garantire un’alta retribuzione, fattore che per molti ha un peso specifico non indifferente; sia lo stipendio dello startupper che quello del dipendente della startup (sebbene questi abbia più garanzie) dipendono dal successo del progetto.

Tra i lati positivi troviamo invece:

  • Creatività > Le piccole sfide sono all’ordine del giorno, ti troverai ad affrontare nuovi problemi a causa del mercato mutevole, ciò ti porterà a cercare soluzioni nuove e originali per trovare rimedi a situazioni di crisi e cambiamento.
  • Ventaglio di competenze > Lavorare per una startup permette sicuramente di sviluppare delle particolari soft e hard skills utili nel mondo del lavoro, e non solo. Si tratta inoltre di competenze e abilità “semplici” da acquisire se “costretti” a lavorare in una realtà dinamica come una startup e, al contrario, difficili da assimilare se si lavora per una grande azienda o multinazionale. 
  • Autonomia > Orari più flessibili, possibilità di lavorare da casa o in qualsiasi altro posto del mondo (previa connessione a Internet), gestione autonomi. Inoltre, lavorando in una realtà di piccole dimensioni ti troverai a ricoprire più ruoli, con mansioni da svolgere nel più breve tempo possibile. Data la limitata quantità di risorse umane, chi lavora per una startup dovrà imparare a svolgere autonomamente diversi compiti.
  • Capacità comunicative > A causa della necessità di doversi interfacciare con mansioni aziendali non strettamente collegate alle proprie, è necessario saper comunicare in modo chiaro ed efficace con colleghi, clienti e stakeholders della startup con grande precisione per evitare ulteriori problematiche. Ciò ti permette di costruire una forte rete di relazioni sia all'interno che all'esterno della starup e, di conseguenza, di farti conoscere.

Leggiti l'articolo dove vediamo più nello specifico i 5 buoni motivi per lavorare in una StartUp